giovedì 15 gennaio 2009


I nostri lavori natalizi! Our Christmas Work!





INFORMAZIONI

COME RAGGIUNGERE TIVOLI


In aereo: Aereoporto di Fiumicino. Direttamente dall'aeroporto, treno Fiumicino-Orte (partenze ogni 15' minuti circa) fino a "Roma Tiburtina" e da lì treno Roma-Tivoli o intercity Roma-Pescara con fermata intermedia a Tivoli. In alternativa è possibile, sempre dalla Stazione di Roma Tiburtina, prendere la metropolitana direzione "Rebibbia" fino alla fermata "Ponte Mammolo", capolinea delle autolinee CO.TRA.L. Roma-Tivoli.
In treno: Stazione Roma Termini: prendere la metropolitana Linea "B" direzione "Rebibbia" fino alla fermata "Ponte Mammolo", capolinea delle autolinee CO.TRA.L. Roma-Tivoli.
In auto: Autostrada "A1": da Nord all'altezza di "Fiano Romano" o da Sud all'altezza di "S. Cesareo", seguire le indicazioni per l’autostrada "A24" e da questa uscire al casello "Tivoli", direzione Tivoli centro. Da Est o da Roma via autostrada "A24": uscita casello "Tivoli" e seguire indicazioni per Tivoli centro.

STORIA DELLA CITTA'



Tivoli si trova ad est di Roma, alle pendici occidentali dei monti Tiburtini, rilievi, lungo il fiume Aniene. Insieme al suo territorio ha goduto fin dai tempi antichi condizioni favorevoli sia dal punto di vista climatico che strategico, dal momento che controllava tutti i traffici da e per l'Abruzzo.
La ricchezza delle acque favorì nelle diverse epoche l'impianto di grandi complessi architettonici. Gli esempi più insigni: Villa Adriana di epoca romana, fatta costruire dall'imperatore Adriano; la cinquecentesca Villa d'Este, fatta costruire nel 1550 dal Cardinale Ippolito d'Este (governatore della città) su progetto di Pirro Ligorio; Villa Gregoriana, dagli aspetti naturalistici di rara bellezza, con la grande cascata (oltre 100 metri di salto) del fiume Aniene.
Il processo urbanistico ha di poco modificato l'impianto romano originario, con trasformazioni in epoca medioevale, rinascimentale e ottocentesca; mentre a seguito delle pesanti distruzioni, più massiccio è stato l'intervento dopo la seconda guerra mondiale. L'origine della città, secondo la tradizione, risale al 1215 a.C. e coincide con la formazione del villaggio latino Tibur nel luogo dell'acropoli, passato poi nel 380 a.C. sotto l'influenza di Roma. Del IV secolo a.C. sono le mura difensive che circondavano l'acropoli e l'antica contrada di S. Paolo.
Nel II secolo a.C. la città fu oggetto di una consistente trasformazione urbanistica che vide la costruzione di imponenti edifici pubblici, quali il Tempio di Ercole Vincitore sulle cui rovine si sovrapposero prima un convento poi opifici e cartiere e il Tempio della Tosse. Sempre nello stesso periodo fu edificato il Foro, ove sarebbe sorta l'attuale piazza del Duomo. Sull'acropoli furono eretti i templi di Vesta e della Sibilla, trasformati nel medioevo in chiese.
Dopo la fine dell'impero alla città romana si sovrappose quella medievale. Tivoli mantenne una discreta posizione di autonomia politica fino all'alto Medioevo.
Con Federico Barbarossa la città tornò ai precedenti splendori: furono elevate le nuove mura cittadine (1155) che ampliarono notevolmente l'area urbana, all'interno della quale fra I'XI ed il XII secolo, furono edificate numerose case torri dislocate nei punti strategici della città. Nello stesso periodo furono eretti il palazzo dell'Arengo, la Torre del Comune e la Chiesa di San Michele.
Più tardi Tivoli sarà divisa in quattro contrade - Castrovetere, San Paolo, Santa Croce e Trevio. Nel 1461 fu costruita la Rocca Pia dal Papa Pio II al fine di assoggettare definitivamente la città al potere pontificio. Con la nomina a governatore del Cardinale Ippolito d'Este fu realizzata la straordinaria Villa progettata da Pirro Ligorio, cui seguì la costruzione di pregevoli palazzi patrizi. Verso la fine del '500 si costruì, su un tratto delle mura romane, il nuovo palazzo comunale che avrebbe inglobato strutture medioevali. In epoca barocca furono edificate le due principali chiese della città: la Cattedrale di San Lorenzo (1635-40) e la Chiesa del Gesù.
Con la piena del fiume Aniene del 1826 la città subì gravi danni nell'abitato e si impose la risoluzione del problema mediante ingenti e spettacolari opere di deviazione del fiume: furono scavate due gallerie sotto il Monte Catillo che generarono la grande cascata con un salto di oltre 100 metri nel baratro di Villa Gregoriana.
Nello stesso periodo fu data sistemazione definitiva a Piazza Rivarola e fu realizzato Ponte Gregoriano, che prende il nome dal pontefice Gregorio XVI che commissionò i grandi lavori di deviazione del fiume.

venerdì 9 gennaio 2009


La befana è arrivata all'Istituto "A.Baccelli" di Tivoli.
Per i ragazzi del progetto Comenius, tanti bei doni dalla Romania!
Grazie!!!